Come attivare la fornitura del gas: documenti, costi e tempi

Come attivare la fornitura del gas: documenti, costi e tempi

La guida definitiva

Se sei alle prese con il trasferimento in una nuova casa, capire come attivare la fornitura del gas è fondamentale per assicurarsi la presenza di fornitura all’interno della propria abitazione. In questo articolo, scoprirai quali sono le procedure, i tempi e i costi per completare questa operazione correttamente e nel minor tempo possibile.
1. In cosa consiste l’attivazione di fornitura del gas

Attivare la fornitura del gas consiste nella prima attivazione di fornitura di gas ad uso domestico ad un contatore di gas già correttamente installato, ma mai attivato, in un’abitazione.

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2. Differenza tra allaccio e attivazione fornitura di gas

Se l’abitazione è sprovvista di un contatore, il processo che porterà alla fornitura di gas in un’abitazione è l’allaccio del gas.

La differenza principale tra questi 2 processi è la presenza di un contatore installato, che richiederà, nel caso in cui non ci fosse, l’esecuzione di qualche passaggio aggiuntivo rispetto a quelli previsti in caso di attivazione.

È inoltre previsto il coinvolgimento di 2 enti, generalmente unificati nell’immaginario collettivo.

Conoscere le differenze tra loro, ti consentirà di procedere più speditamente tra un passaggio e l’altro, avendo informazioni extra che potranno tornarti utili negli step successivi.

Il distributore si occupa di distribuire il gas all’interno della rete locale gestita. Difficilmente l’utente finale si interfaccerà con esso.

Il fornitore si interessa di vendere il gas ai clienti finali e della loro gestione.

3. Come attivare la fornitura del gas

Per ottenere l’attivazione di fornitura del gas, dovrai presentare apposita domanda di attivazione al distributore.

L’ente eseguirà un accertamento della documentazione fornita dall’utente.

Quest’ultimo potrà avere esito positivo o negativo:

  • in caso di esito positivo, si proseguirà con gli ulteriori step che garantiranno l’attivazione di fornitura del gas;
  • in caso di esito negativo, l’utente potrà effettuare nuovamente domanda di accertamento previa risoluzione delle problematiche messe in evidenza dal distributore durante il precedente accertamento.

Oggi l’accertamento è una procedura molto semplice da eseguire: potrai avanzare richiesta tramite il portale del tuo distributore direttamente online, tramite fax,e-mail o posta.

4. Documenti per attivazione contatore del gas

I documenti richiesti per l’attivazione della fornitura del gas sono i seguenti:

  • Documento di identità e codice fiscale in corso di validità dell’intestatario del contratto di fornitura di gas;
  • Codice PDR (è il codice univoco che identifica l’utenza del gas);
  • Categoria d’uso del gas (è la specifica delle modalità d’uso della fornitura richiesta come i riscaldamenti, l’uso cottura e la produzione di acqua calda);
  • Indirizzo dell’abitazione da servire;
  • Indirizzo di recapito delle bollette (se differisce da quello precedente);
  • Recapiti dell’intestatario (indirizzo di posta elettronica e numero di telefono);
  • La potenza espressa in kW;
  • Allegato H (documento che attesta la conferma di sottoscrizione della richiesta di attivazione di fornitura);
  • Allegato I (documento che attesta la corretta esecuzione dell’impianto)
  • Modello di installazione;
  • Progetto del dispositivo;
  • Rapporto descrittivo della natura dei materiali impiegati;
  • Rapporto descrittivo della natura dei materiali impiegati;
  • Copia di certificazione del riconoscimento;
  • Dichiarazione di conformità dell’impianto.
5. Tempi per ultimare la richiesta di attivazione del gas

Dopo aver ricevuto la documentazione, il distributore può procedere alla valutazione di validità ed idoneità della stessa. L’obiettivo è assicurarsi che l’impianto sia stato realizzato secondo la normativa di legge vigente, che ne attesti la sicurezza.

In base ai controlli, il distributore fornirà approvazione per la fornitura di gas, o dovrà fornire una comunicazione in cui evidenzia quali sono le anomalie riscontrate o i problemi da risolvere.

In caso di esito positivo: il fornitore può procedere con l’erogazione del gas entro 10 giorni lavorativi.

In caso di esito negativo: le problematiche dovranno essere risolte prima di procedere con una nuova richiesta. Le Autorità competenti si occuperanno di eseguire una seconda ispezione per confermare l’idoneità dell’impianto.

6. Costi dell’attivazione del gas

Il fornitore addebita al cliente un importo di circa 47€ per l’accertamento dei documenti.

Il costo della fornitura varia in base alla potenza complessiva richiesta:

  • Se questa rientra tra i 35 e i 350 kW, il costo di attivazione corrisponde a 60€.
  • Se la potenza, invece, supera i 350 kW il costo di attivazione è di 70€.

Attenzione: I costi per il costo di attivazione vengono addebitati sia in caso di esito positivo che negativo.

7. FAQ
  • Cos’è il PDR? Acronimo di punto di riconsegna, corrisponde all’esatta posizione geografica del contatore e serve ad identificare le singole utenze di gas.
  • Com’è fatto un PDR? È composto da 14 cifre. 4 identificano il distributore, mentre 10 indicano il codice dell’utente.
  • Cos’è l’allegato H? È una conferma della richiesta di attivazione di fornitura di gas.
  • Cos’è l’allegato I? È un documento che attesta la corretta esecuzione dell’impianto
  • CDa chi deve essere compilato l’allegato I? Dal tecnico che si è occupato dell’installazione dell’impianto.