Subentro gas, voltura e prima attivazione sono termini ricorrenti quando si parla di energia. Nello specifico, la prima è quella operazione con cui un utente può riattivare la fornitura di un contatore disattivato. Per capire in che cosa consiste dobbiamo immaginare un contratto gas intestato a un altro cliente, che è stato precedentemente attivo ed è stato cessato. In sostanza, il subentro riguarda tutti quei contatori che sono stati chiusi per cessazione del contratto di fornitura, cosa che capita abbastanza spesso, ad esempio, in caso di immobili che rimangono disabitati per un periodo più o meno lungo.
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Un utente che cambia casa e si trova di fronte a un contatore attivo, di cui deve solo cambiare l’intestatario del contratto, dovrà richiedere una voltura delle utenze e non il subentro gas. Per capire quale sia l’operazione giusta basta controllare la presenza del contatore:
Contatore presente ma disattivato: subentro gas (riattivazione a proprio nome)
Contatore presente e attivo: voltura gas (cambio intestazione del contratto con fornitura attiva)
Si consideri, inoltre, che la riattivazione del contatore è un’operazione che può essere richiesta sia dal nuovo inquilino, sia dal nuovo proprietario di un immobile. Come vedremo sarà sufficiente contattare direttamente il fornitore con cui si intente sottoscrivere il nuovo contratto di fornitura e procedere, in autonomia, anche con il subentro gas online.
Se è proprio questa l’operazione giusta, allora bisognerà procedere inoltrando l’apposita domanda al fornitore scelto. Questi, una volta ricevuta e verificata la documentazione richiesta, procederà a riattivare il contatore. Il primo step, dunque, consiste semplicemente nello scegliere un’offerta gas con tariffe ideali per le proprie specifiche esigenze. Il fornitore, a questo punto, procede a contattare il distributore locale, che cambia a seconda delle zone geografiche, per procedere alla riattivazione del contatore cessato.
Una volta scelto il fornitore, questi richiederà una serie di documenti come:
Carta d’identità
Recapito telefonico
Indirizzo di residenza
Fornitura e recapito fatture
Codice fiscale
Non solo, sempre per la richiesta sarà essenziale presentare anche il codice di matricola, che si trova sul contatore, e il codice PDR, ovvero il codice che identifica in modo univoco la propria utenza gas. Il codice PDR è composto da 14 numeri, di cui i primi 4 servono a identificare il distributore gas di zona e gli altri a identificare l’utenza. Per trovare facilmente il codice PDR è possibile, semplicemente, richiedere una bolletta del vecchio intestatario. Si può procedere tranquillamente con il subentro gas online, risparmiando così tempo prezioso.
Per quanto riguarda le tempistiche, si parla di 12 giorni lavorativi, dei quali i primi 2 giorni servono per permettere al fornitore scelto di inoltrare la richiesta al distributore locale. I restanti 10 giorni sono quelli entro cui deve presentarsi il tecnico per procedere con la riattivazione del contatore vera e propria. Quando si parla di subentro gas tempi lunghi ed eventuali problemi sono sempre dietro l’angolo. In caso di ritardi che sono da imputarsi al distributore, il cliente può aver diritto a un rimborso di importo che va dai 35 fino ai 105 euro in base al numero di giorni di ritardo.
Tutti i clienti del mercato libero che vogliono richiedere l’operazione di riattivazione di un contatore gas cessato devono sapere che i costi subentro gas cambiano di fornitore in fornitore. Per quanto riguarda i costi fissi, si parla di 27,03 euro di oneri amministrativi, a cui aggiungere una quota che può andare dai 20 ai 60 euro.
Nel primo caso, si richiede in caso di decesso del precedente intestatario del contratto. Bisognerà, quindi, presentare anche il certificato di morte per formalizzare la richiesta. Purtroppo, diventa necessario richiedere il subentro gas (o luce) anche in caso di morosità del precedente inquilino. In questi casi non sarà il nuovo inquilino a doversi far carico degli arretrati. Se a voler riattivare il contatore fosse la stessa persona che ha causato la morosità, questi dovrà per forza di cose prima saldare il debito contratto.
Come capire se chiedere una voltura o un subentro? Basta guardare il contatore, se è presente e attivo dovrai chiedere una voltura, se è presente e risulta disattivato, un subentro gas.
Dove trovo il codice PDR e il codice matricola? Li puoi trovare facilmente prendendo una vecchia bolletta cartacea o tramite il contatore.
Se un contatore gas è presente ma non è mai stato attivo devo chiedere un subentro gas? No, in questo caso dovrai chiedere la prima attivazione.
In caso di morosità del precedente intestatario, con il subentro il nuovo inquilino deve prendersi carico degli arretrati? No, il nuovo inquilino non dovrà in alcun modo farsene carico.