Diritto di ripensamento: una tutela per i consumatori. Come usarla al meglio

Diritto di ripensamento: una tutela per i consumatori. Come usarla al meglio

Il diritto di ripensamento è una tutela per i consumatori con cui è possibile annullare un nuovo contratto luce e gas entro 14 giorni dalla sottoscrizione

L'esercizio del diritto di ripensamento rappresenta un fondamentale strumento di tutela per i consumatori nel settore dell'energia. Questo articolo si propone di offrire una guida chiara e dettagliata su come i consumatori possano sfruttare al meglio questa opportunità per tutelare i propri interessi e garantire una scelta consapevole nella sottoscrizione di contratti di fornitura energetica.
1. Cos’è il diritto di ripensamento

Al giorno d’oggi, per quanto concerne la sottoscrizione di contratti energetici luce e gas, abbiamo assistito a una autentica rivoluzione. Stiamo parlando della fine del mercato tutelato dell’energia, per intenderci quello che prevedeva tariffe fissate ogni tre mesi dall’Autorità, che è diventata realtà nel 2024 (gennaio per il gas e luglio per energia elettrica). Questo spartiacque va visto come una autentica svolta, in quanto i consumatori finali sono liberi di scegliere, nel libero mercato, tra le tante offerte energetiche proposte dai fornitori. Ciò significa che ciascuno potrà, in totale autonomia, valutare le offerte più convenienti per massimizzare il risparmio in bolletta.  

 

Ma le offerte del libero mercato sono tante, rendendo potenzialmente difficile riuscire a orientarsi. Come fare, ad esempio, nel caso ci si dovesse accorgere di aver sbagliato a stipulare il contratto? Ed è qui che subentra il concetto di diritto di ripensamento, una importante tutela per i consumatori che non va, però, confusa, con il diritto di recesso. Per diritto di ripensamento, infatti, si intende una clausola contrattuale prevista dalla legge con cui è possibile annullare un nuovo contratto stipulato di luce o gas entro 14 giorni dalla data di sottoscrizione. Può capitare di sottoscrivere un contratto magari con troppa leggerezza, per poi accorgersi poche ore dopo di non aver considerato con la dovuta attenzione alcuni aspetti. In questi casi il diritto di ripensamento rappresenta una soluzione concreta e non bisognerà nemmeno fornire una motivazione specifica per fruirne. Sarà, quindi, sufficiente compilare il modulo diritto di ripensamento e inoltrarlo alla compagnia con cui si è sottoscritto il contratto luce/gas che si intende annullare. 

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2. Come esercitare il diritto di ripensamento

Come già detto, la principale caratteristica del diritto di ripensamento è proprio la possibilità di esercitarlo solo ed esclusivamente entro 14 giorni dal momento della sottoscrizione del nuovo contratto. A questo fine, chi vuole sapere come esercitare il diritto di ripensamento deve conteggiare i 14 giorni a partire dalla data indicata nel contratto, che non coincide necessariamente con il giorno di consegna del documento.  

 

Il diritto di ripensamento vale per tutti i contratti energia sottoscritti al telefono, su internet o presso un info-point, mentre non è applicabile per contratti stipulati all’interno di un centro fisico nel territorio. Questa distinzione è molto importante da tener presente, di conseguenza il consiglio è quello di pensarci bene prima di stipulare un contratto luce e gas. I dati di riferimento per scrivere al fornitore ed esercitare il diritto di ripensamento si possono trovare facilmente sul contratto appena firmato o sul sito ufficiale del fornitore.  

3. I dati utili per il diritto di ripensamento

Chi volesse esercitare il diritto di ripensamento potrà farlo senza sostenere spese inviando la richiesta al proprio fornitore online, oppure con raccomandata con ricevuta di ritorno. Molti fornitori del libero mercato mettono a disposizione un modulo diritto di ripensamento sul proprio sito online che andrà compilato inserendo una serie di dati: 

 

  • Nome e cognome 

  • Codice fiscale 

  • Indirizzo email 

  • Numero telefonico 

  • Dati fornitura 

  • Dati stipula contratto luce e gas 

4. I costi del diritto di ripensamento

Altra cosa importante da sottolineare è che il diritto di ripensamento, e il conseguente annullamento del contratto entro 14 giorni, è completamente gratuito. Non solo, il fornitore, se la richiesta di diritto di ripensamento arriva con le giuste modalità e tempistiche, non potrà in alcun modo opporsi alla decisione e sarà obbligato ad accettare. Pertanto, i consumatori possono sentirsi protetti e sicuri nel fare affidamento su questa tutela legale nel caso in cui desiderino cambiare idea dopo aver sottoscritto un contratto di fornitura energetica. 

5. Differenze con il diritto di recesso

Fin qui si è parlato del diritto di ripensamento, una tutela molto importante a protezione dei consumatori nel libero mercato dell’energia. Tale diritto non va confuso con il diritto di recesso del contratto, che riguarda specificatamente le situazioni in cui si vuole annullare la fornitura energetica dopo i primi 14 giorni dall’attivazione.  

I motivi che possono portare a esercitare il diritto di recesso possono essere svariati, si pensi ad esempio a un cambio di residenza o alla vendita dell’immobile. Per esercitare il diritto di recesso è sufficiente inviarne comunicazione al fornitore con cui si è sottoscritto il contratto, compilando l’apposito modulo scaricabile sul sito dell’azienda. Il diritto di recesso, a differenza del diritto di ripensamento, può presentare dei costi derivanti da eventuali pendenze in sospeso. Inoltre, il recesso concede al fornitore il tempo utile per il conteggio finale e per provvedere alla disattivazione. Attenzione, poi, a considerare anche l’eventuale preavviso richiesto dalla compagnia, che non può essere superiore a un mese, per esercitare il recesso così da evitare penali. Riassumendo, il diritto di recesso può essere richiesto in qualsiasi momento e, a differenza del diritto di ripensamento, indipendentemente dalle modalità di stipula originaria del contratto stesso. 

6. Cambio fornitore e diritto di recesso: cosa sapere

Cosa fare in caso di cambio fornitore? In questo caso non bisognerà esercitare il diritto di ripensamento o di recesso poiché sarà direttamente la nuova compagnia con cui si è stipulato il nuovo contratto a portare avanti tutte le pratiche del caso. Non si correrà nemmeno il rischio di restare momentaneamente senza luce e gas, in quanto la continuità della fornitura verrà comunque garantita.  

7. FAQ
  • Si può richiedere il diritto di ripensamento per un contratto stipulato in un centro fisico del fornitore? No, tale diritto vale solo per contratti stipulati via web, via telefono o presso stand e info-point. 

  • Si può chiedere il diritto di ripensamento dopo 14 giorni dalla stipula del contratto? No, il diritto di ripensamento va esercitato entro 14 giorni dalla data di rilascio del contratto. 

  • Il diritto di ripensamento necessita di una motivazione in particolare? No, chi vuole esercitare tale diritto non è tenuto a fornire alcuna spiegazione. 

  • Diritto di recesso e ripensamento sono la stessa cosa? No, il diritto di recesso può essere richiesto in qualsiasi momento. 

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