Cerchiamo di fare un po' di chiarezza: che cosa si intende, esattamente, per richiedere l’attivazione gas? Stiamo parlando di una procedura necessaria per usufruire dell’erogazione di gas all’interno della propria casa, per questo è essenziale avere le idee chiare e non fare confusione con altre operazioni, come l’allacciamento dell’impianto. Quando ci si trasferisce in una casa di nuova costruzione, inoltre, capita piuttosto spesso che si debba richiedere la prima attivazione gas del contatore. Come vedremo, per la richiesta è necessario seguire quanto stabilito dalla Delibera 40 dell’ARERA. Nei prossimi paragrafi scoprirai esattamente come richiederla, le tempistiche e i costi.
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Come già accennato è importante sottolineare le differenze esistenti tra allaccio e attivazione gas, due procedure ben differenti che in troppi continuano a confondere. Mentre la seconda serve per iniziare l’erogazione di gas per la propria utenza domestica, la prima consiste nell’installazione materiale del contatore, collegando così l’utenza alla rete di distribuzione.
L’allaccio o allacciamento del gas, in conclusione, è quella operazione che bisognerà richiedere per collegare la propria casa alla rete del distributore mediante posa dei tubi e contatore. Con l’allaccio gas, in sostanza, si procede alla installazione del contatore, a cui viene associato il codice univoco PDR. Per questo, si deve parlare di prima attivazione quando il contatore è già stato installato, ma non è ancora mai entrato in funzione. Infine, parleremo di subentro gas solo quando si ha la necessità di attivare un contatore gas che era stato cessato da un cliente precedente.
Chi vuole richiedere l’attivazione del contatore deve rispettare alla lettera la procedura stabilita dalla già citata Delibera 40 ARERA, che contiene tutte le informazioni relative ai documenti necessari. Ad esempio, quando si parla di prima attivazione gas, occorre poter dimostrare che l’impianto gas sia a norma. A questo proposito, il richiedente deve consegnare tutti i documenti con le caratteristiche tecniche dell’impianto e gli allegati:
H/40
I/40
Una volta consegnata al distributore tutta la documentazione prevista, questi procederà ad accertare che l’impianto sia a norma e poi ad eseguire l’attivazione gas vera e propria del contatore. Nel caso l’accertamento dovesse dare un esito negativo, il distributore è tenuto a indicare quelle che sono le problematiche riscontrate. Inoltre, bisognerà formalizzare una richiesta di prima attivazione anche in caso di modifiche all’impianto. Il motivo è che in caso di lavori sull’impianto gas è sempre obbligatorio richiedere la sospensione della fornitura per motivi di sicurezza.
Nel caso in cui l’impianto non fosse collegato alla rete di distribuzione, al momento della stipula del contratto il cliente dovrà richiedere allacciamento e attivazione contemporaneamente. In conclusione, ricordiamo che il richiedente è tenuto a dimostrare, anche con autocertificazione, di essere in possesso di un titolo attestante la proprietà, il regolare possesso o la regolare detenzione dell’unità immobiliare.
Ma quanto tempo ci vuole, esattamente, affinché l’operazione vada a buon fine? La fornitura gas deve essere attivata dal distributore locale tassativamente entro 10 giorni lavorativi dal momento in cui avviene la ricezione della domanda inviata dal fornitore dopo l’incarico ricevuto dal cliente finale. Le tempistiche possono variare molto di caso in caso, perché dipendono dal risultato dell’accertamento documentale da parte del distributore. Nel caso in cui il distributore dovesse evidenziare l’assenza di alcuni documenti, il cliente dovrà integrarli entro 30 giorni lavorativi. Nell’eventualità che l’accertamento avesse esito negativo, il cliente che vuole l’attivazione gas dovrà prima effettuare tutti gli adeguamenti necessari e, solo dopo, potrà presentare una nuova richiesta. E se il distributore non dovesse procedere nei tempi previsti? In questo caso l’utente finale con contatore domestico avrà diritto a un risarcimento pari a:
35 euro: se l’attivazione avviene entro il doppio del periodo stabilito
Dai 70 ai 105 euro: se avviene entro il triplo o oltre il triplo del tempo stabilito.
Come è facile intuire, questa operazione non è gratuita e il suo costo viene addebitato al cliente finale direttamente in bolletta. In questo senso, bisogna specificare che il costo attivazione gas cambia in base ad alcuni fattori, tra cui quanto previsto nei singoli contratti. Per conoscere il prezzo finale è importante considerare che il distributore addebiterà al venditore un contributo fisso per oneri amministrativi pari a 30 euro, per i contatori fino alla classe G6, e di 44 euro per i contatori di dimensioni maggiori. Per avere un quadro completo, il consiglio è quello di considerare anche tutti gli eventuali costi che sono connessi alla sottoscrizione del contratto, tra cui possiamo annoverare:
Imposta di bollo
Deposito cauzionale
Costo accertamento documentazione sicurezza impianto
I costi dell’allaccio gas, invece, devono essere indicati chiaramente nel preventivo fornito dal distributore. In caso di allaccio e attivazione in contemporanea, per calcolare il prezzo finale bisognerà anche tenere conto dell’ammontare della sottoscrizione del nuovo contratto e dell’accertamento della sicurezza.
Anche con l’attivazione gas online, per formalizzare la richiesta al fornitore occorre presentare una serie di documenti:
Dati anagrafici e documento di identità del nuovo intestatario
Indirizzo dell’abitazione
Recapito bolletta
Codice PDR
Finalità della fornitura
Lettura del contatore
Autocertificazione relativa alla legittima occupazione dell’immobile
Dichiarazione di conformità impianto
Codice IBAN
In conclusione, è bene ricordare che l’attivazione può essere eseguita solamente in seguito all’avvenuta installazione del contatore. In assenza di contatore, dunque, non sarà questa l’operazione che ci interessa.
In caso di ritardi nell’attivazione gas da addebitarsi al distributore, il cliente finale avrà diritto a un rimborso? Sì, in questo caso il cliente può ottenere un risarcimento che va dai 35 a 105 euro
Attivazione gas e allaccio sono la stessa cosa? No, si tratta di due operazioni differenti. Se l’impianto di utenza non fosse collegato alla rete di distribuzione, il cliente dovrebbe richiedere allacciamento e attivazione con la stipula del contratto di fornitura.
E se l’accertamento per l’attivazione gas dovesse dare esito negativo? In questo caso il cliente dovrà presentare una nuova richiesta dopo aver sistemato i problemi riscontrati.
Un cliente moroso può richiedere l’attivazione gas? Con un richiedente moroso, il distributore dovrà rimandare l’attivazione fino a quando il debito non risulterà saldato.
Si può richiedere l’attivazione gas online? Sì, ma bisognerà comunque inoltrare i documenti richiesti.