La bolletta di conguaglio è spesso fonte di confusione e incomprensioni per molti consumatori. Di che cosa si tratta esattamente? Riassumendo molto possiamo parlarne come di un meccanismo con cui si riequilibrano i pagamenti effettivi con i consumi reali di energia elettrica o gas. Grazie alla bolletta di conguaglio, in sostanza, si evita che il cliente paghi più o meno di quanto dovuto. Per capirne il significato, dobbiamo pensare a una specifica bolletta che arriva al cliente una volta l’anno e che include tutti i consumi non ancora fatturati nelle bollette precedenti.
Hai bisogno di aiuto?
Non ti lasciamo solo
Acconsento al trattamento dei miei dati personali per l’invio, da parte di Italiaonline, di comunicazioni promozionali relative a prodotti e/o servizi di Italiaonline stessa e/o di suoi partner mediante mail, sms e altri strumenti (art. 3 b dell’ Informativa )
Cliccando su “Richiedi Consulenza” dichiaro di aver preso visione dell’ Informativa sulla privacy e delle Condizioni generali
Una volta compreso cos'è, ovvero un modo utilizzato dal fornitore per far pagare al cliente i consumi non fatturati per via di consumi stimati e non effettivi, cerchiamo ora di capire come viene calcolata. Il calcolo del conguaglio bolletta dipende, sostanzialmente, dai consumi effettivi che vengono rilevati dal contatore. Periodicamente le compagnie di fornitura effettuano le letture per aggiornare o confermare i dati di consumo, e poi confrontano i dati ottenuti con gli acconti già versati dal cliente. Dopo aver ben compreso cos'è il conguaglio bollette, il modo migliore per evitarlo, e quindi di ricevere solo bollette basate su consumi reali, è quello di inviare periodicamente l’autolettura del contatore della luce e del gas al proprio fornitore nei periodi indicati in bolletta.
Quando si riceve una bolletta luce o gas troppo alta è possibile che si tratti di un conguaglio. Il consiglio è sempre quello di mantenere la calma e verificare tutti gli aspetti relativi alla bolletta e al contratto stipulato con il fornitore luce e gas. Non sempre un importo ritenuto troppo alto significa che siamo di fronte a un errore di fatturazione, a volte la causa potrebbe essere semplicemente un contratto stipulato con un’offerta inadeguata al proprio profilo di consumo.
Un altro dei motivi per cui si potrebbe ricevere una bolletta troppo alta è che non si è mai inviata prima l’autolettura. I consumatori possono verificare l'accuratezza del conguaglio bolletta confrontando i dati di consumo indicati con quelli registrati personalmente e con le bollette precedenti. Per evitare problemi per i clienti finali, la Legge di Stabilità 2018 ha introdotto, a partire dal 1° marzo 2018, lo stop ai maxi conguagli. In sostanza ha vietato ai fornitori di luce e gas di richiederli per consumi che sono avvenuti più di 24 mesi prima. Tale norma vale per ogni componente della bolletta, sia quelle variabili, sia quelle fisse. Riguardo il conguaglio bolletta c’è anche da dire che può avvenire sia in corso di contratto, sia al termine del contratto di fornitura (fattura di chiusura). In sostanza, la bolletta di conguaglio può essere anche positiva, questo nel caso in cui il cliente dovesse aver pagato più di quanto ha consumato. In questo caso, il credito a favore del cliente verrà scalato nella bolletta successiva.
Il conguaglio bolletta non è la stessa cosa se si parla di fornitura energia elettrica o gas. Per quanto non vi siano differenze formali tra le due tipologie di conguaglio, bisogna specificare che, riguardo il gas, non è ancora possibile il controllo da remoto di tutte le utenze. Viceversa, per l’energia elettrica le cose stanno diversamente in quanto i distributori hanno già da un pezzo completato l’installazione dei contatori elettronici per leggere i consumi a distanza (telelettura).
Esiste anche la possibilità di rateizzare la bolletta di conguaglio luce e gas nei casi e nelle modalità indicate da contratto al momento della sottoscrizione. A stabilire le norme per la rateizzazione ci pensa Arera, che ha stabilito che sia un diritto di ciascun cliente richiederla. Nello specifico, la rateizzazione andrà concessa dal fornitore in alcuni casi ben precisi: quando la bolletta di conguaglio è superiore al doppio dell’addebito più alto delle bollette ricevute dall’ultimo conguaglio, oppure in caso di malfunzionamento del contatore o in caso di mancata lettura del contatore.
Dopo aver eventualmente appurato l’esistenza di un errore nel calcolo della bolletta di conguaglio operato dal fornitore, il cliente dovrà inviare un reclamo scritto tramite raccomandata. Inviando il reclamo in forma scritta, il cliente potrà conservarlo tenendo traccia della data di invio e il fornitore sarà tenuto ad analizzare la questione e a dare una risposta entro le tempistiche previste. Il fornitore, lo ricordiamo, deve dare una risposta al cliente entro 40 giorni solari dal giorno della ricezione.
Nel caso in cui la bolletta non dovesse arrivare nei tempi previsti, il cliente finale avrà diritto a un indennizzo da accreditare nella prima bolletta utile. Il suo importo dipende dall’entità del ritardo e può andare da 25 euro per una risposta che arriva entro 80 giorni, fino a 50 euro per una risposta che arriva tra 80 e 120 giorni e a 75 euro per una risposta che arriva dopo più di 120 giorni. All’interno del reclamo relativo alla bolletta di conguaglio bisognerà specificare tutti i dati anagrafici dell’intestatario della bolletta e quelli dell’utenza, oltre che inserire una descrizione molto dettagliata del problema. Può aiutare inserire una copia della bolletta incriminata, che dovrà essere inviata all’ufficio competente per il reclamo assieme ad altri dati come: nome e cognome intestatario, codice POD o PDR, codice cliente, descrizione accurata del problema, numero di riferimento bolletta e copia bolletta reclamo.
Perché ricevo una bolletta di conguaglio? Ricevi una bolletta di conguaglio perché le tue fatture periodiche sono state stimate basandosi su consumi precedenti o medie settoriali.
Inviando periodicamente l’autolettura posso evitare le bollette di conguaglio? Sì, inviare l’autolettura permette al fornitore di inviare bollette basate su consumi reali.
Come è calcolato il conguaglio? Il conguaglio è calcolato sulla base della differenza tra i consumi effettivi, rilevati tramite la lettura del contatore, e gli acconti pagati nel corso del periodo di fatturazione. Questo totale è poi aggiustato per eventuali tariffe o imposte applicate.
Quali sono le tempistiche usuali per la risoluzione di una contestazione di conguaglio? Le tempistiche per la risoluzione di una contestazione di conguaglio possono variare a seconda del fornitore, ma generalmente il processo dovrebbe essere completato entro uno o due mesi. Se la tua contestazione richiedesse la rilettura del contatore o l'analisi approfondita dei tuoi consumi, il processo potrebbe richiedere più tempo.