Indice
1. Attivazione della luce: che cos’è 2. Perché richiedere l’attivazione della luce (e non il subentro) 3. Documenti per avanzare la richiesta di attivazione energia elettrica 4. Distinzione tra fornitore e distributore 5. Come richiedere la prima attivazione luce 6. Attivazione luce tempi 7. Costi attivazione luce? 8. FAQQuando si parla di attivazione luce si fa riferimento al passo necessario per l’entrata in funzione del contatore energia elettrica. Puoi pensare a questa operazione come lo step che sancisce l’effettivo inizio del contratto che hai stipulato con un fornitore di tua scelta. Attenzione però! La prima attivazione luce è cosa ben diversa dall’allacciamento, ovvero l’operazione con cui si chiede al distributore di collegare il contatore alla rete pubblica. Chi volesse può anche richiedere l’allaccio direttamente al fornitore, in questo caso il contatore verrà installato e attivato con un’unica operazione, applicando le tariffe dell’offerta scelta.
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Prima di spiegare ogni passaggio necessario, è importante fare una distinzione tra l’attivazione luce e il subentro, in modo così da evitare possibili confusioni o fraintendimenti. Il motivo è che si tratta di operazioni che possono sembrare simili, ma che rispondono a esigenze tra loro molto differenti.
Il subentro luce, infatti, consiste nella richiesta di attivazione di un contatore disattivato dall’inquilino precedente mediante disdetta del contratto di fornitura di energia elettrica.
Quando invece si parla di attivazione della luce, si fa riferimento alla prima attivazione di fornitura di un’abitazione. Comprendere la differenza tra queste due attività è fondamentale per capire che tipo di procedura seguire in base alla propria casistica specifica.
Per avanzare una richiesta di prima attivazione luce, avrai bisogno di:
codice POD (codice identificativo necessario a localizzare l’indirizzo della fornitura, che servirà per inviare le bollette);
comunicazione di proprietà, locazione o comodato d'uso dell'immobile (compilando il modulo 326, relativo all'omonima istanza);
codice fiscale e documento d'identità validi dell'intestatario;
potenza nominale necessaria (solitamente 3kW per le utenze domestiche);
destinazione di utilizzo dell'utenza (se si tratta di prima o seconda casa);
indirizzo di residenza e domicilio dell'intestatario;
contatti dell'intestatario (generalmente e-mail e numero di telefono).
Questa è la documentazione necessaria per richiedere l’attivazione luce, a prescindere dal fornitore che sceglierai. Scelta che rappresenta, a sua volta, il primo passaggio per ottenere la fornitura di energia elettrica.
Attenzione: uno dei aspetti più importanti da valutare è la convenienza. A questo proposito, puoi valutare di utilizzare un comparatore di tariffe come quello di Libero Tariffe, così da avere la sicurezza di scegliere solo tra offerte davvero convenienti per le tue esigenze. Il fornitore si rivolgerà al distributore di zona, che metterà in funzione il contatore per dare il via al contratto di fornitura vero e proprio. Si tratta di due enti distinti, che svolgono compiti differenti. Scopriamone, quindi, le mansioni.
Il fornitore (con il quale stipulerai il contratto) vende l'utenza. Può essere scelto liberamente tra le diverse società, senza alcuna restrizione. Il distributore si occupa di trasportare e consegnare l'energia elettrica al cliente finale (con lui non avrai alcun contatto). A differenza del fornitore, non puoi scegliere il distributore tra le diverse società concorrenti. È anche proprietario dei contatori, e si occupa della lettura dei consumi effettuati dall'utente.
La procedura di richiesta di attivazione luce è semplice e veloce, a differenza dell'allaccio della luce (che richiede prima l'installazione del contatore e poi l'attivazione della luce). Nel tuo caso, quindi, l'operazione sarà molto più veloce. C'è una differenza in base al tipo di contatore che possiedi:
contatore elettronico di nuova generazione: in questo caso, il fornitore di energia potrà gestire l’operazione completamente da remoto, attivando il contatore a distanza tramite una centralina
contatore di vecchia generazione: dovrai richiedere l’intervento di un tecnico che si occuperà di eseguire l’attivazione.
Così come per un allaccio, ti basterà richiedere una nuova attivazione tramite:
form online del fornitore scelto nell'area clienti dedicata;
fax,
e-mail,
negozi fisici.
Alcuni esempi di come operano i principali fornitori di energia presenti sul mercato:
Acea:
telefono;
sportello;
numero verde: 800-130333;
inserendo i propri dati personali nel portale personale Myacea.
Edison:
telefono;
online;
numero verde: 800-141414;
su appuntamento.
Enel Energia:
via telefono;
sportello;
numero verde: 800-900-860.
Sorgenia:
online;
via telefono;
via chat (sito web);
numero verde: 800-294-333.
Quando si parla di attivazione luce tempi brevi o lunghi dipendono da alcuni fattori. Ad esempio, se l’utenza risulta già allacciata alla rete di distribuzione, il venditore dovrà trasmettere entro due giorni lavorativi la richiesta di attivazione al distributore locale. Questi, a sua volta, si impegna ad attivare la fornitura entro dieci giorni lavorativi dal momento della ricezione della richiesta.
Per tutti gli impianti nuovi, trasformati o modificati, quando si parla di attivazione luce tempi e attese massime per il distributore si calcolano dal momento in cui questi riceve tutta la documentazione necessaria per accertare la sicurezza dell’impianto.
In caso di utenza non ancora allacciata, bisognerà fare riferimento ai tempi massimi previsti per la procedura di allacciamento. In conclusione, dal momento in cui l’utente invia la domanda, il gestore ha tra i due e i quattro giorni lavorativi per sottoporre la richiesta all'attenzione del distributore. Questi ha, a sua volta, cinque giorni lavorativi per attivare il contatore e l'utenza.
La procedura di attivazione fornitura di energia elettrica prevede i seguenti costi:
27,03€ per oneri amministrativi;
16,00€ di imposta di bollo;
costo per la prestazione commerciale (definito dal gestore e comunicato preventivamente);
deposito cauzionale o un'altra garanzia (anche in questo caso definiti e preventivamente comunicati dal gestore)
Nel caso, invece, del mercato di maggior tutela, con prezzi stabiliti dall'Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA), i costi di attivazione luce prevedono:
27,03€ per oneri amministrativi;
23,00€ come contributo fisso;
16,00€ di imposta di bollo;
34,50€ di deposito cauzionale per un'utenza con 3kW di potenza impegnata (nel caso in cui non vengano attivati pagamenti automatici, come RID o bonifici SEPA).
Attenzione: se il processo di attivazione luce dovesse subire ritardi a causa del distributore, la legge prevede un rimborso per il cliente. L'indennizzo prevede:
35€ entro dieci giorni;
70€ entro quindici giorni;
105€ oltre i quindici giorni.
Ora conosci la procedura completa per ottenere la fornitura di energia elettrica in casa tua in modo semplice, veloce ed efficace.
Come attivare la fornitura di energia elettrica se non c'è un contatore? In questo caso, prima di procedere con l'attivazione della luce, dovrai presentare richiesta di allaccio di fornitura elettrica all'operatore.
Dove trovo il codice POD? Puoi trovare il codice POD direttamente su una bolletta, o sul contatore, se è un modello elettronico. In alternativa, puoi contattare l'assistenza clienti del tuo fornitore di energia. Fornendogli i tuoi dati, riuscirà ad accedere immediatamente al tuo codice identificativo.
Come modifico l'intestatario della fornitura di energia elettrica? In questo caso, dovrai fare richiesta di voltura per cambiare l'intestatario delle bollette.
Come riattivare un contatore disattivato? Per riattivare un contatore disattivato, dovrai presentare una richiesta di subentro al fornitore di energia elettrica con il quale sceglierai di sottoscrivere il contratto.
È sempre possibile ricevere un rimborso? Nel caso di attivazione di fornitura elettrica è sempre previsto un indennizzo per il cliente. Nel caso dell'allaccio della luce, invece, è possibile richiedere un risarcimento solo in casi specifici.